Ex mattatoio
Il vecchio "ammazzatoio" di Serramanna fu progettato nel 1908 dall'Ingegnere cagliaritano Ernesto Ravot.
Fu collaudato e messo ufficialmente a disposizione della Comunità Serramannese nel 1916. La struttura, che oggi è da considerarsi un'importante testimonianza di archeologia industriale, fu realizzata secondo i canoni architettonici del periodo, seguendo inoltre precisi principi di igiene e funzionalità.
Per una più efficace e suggestiva descrizione si riporta di seguito uno stralcio della relazione illustrativa del progetto originale:
"Il piazzale del nuovo ammazzatoio ha una forma rettangolare, con un lato lungo m 39,40 contiguo alla via per Vallermosa ed il lato normale della lunghezza di m 32,25. A metà del lato lungo la via di accesso, trovasi l'edificio della direzione, con l'ingresso principale. Sullo stesso asse, in fondo al cortile, vi è il fabbricato principale, dove si trovano tutti i locali della macellazione, tripperia, deposito d'acqua e fornella per il riscaldamento dell'acqua. Due spaziosi recinti, a lati di questo, servono per la sosta del bestiame da macellare; [...] Per gli animali sospetti sono collocate, nell'estrema destra del muro anteriore, la stalla dei bovini e gli stallotti degli ovini e suini. Infine la distribuzione delle carni infette verrà eseguita nel locale posto all'estremità opposta. Il fabbricato della macellazione è disposto a T e contiene a destra delle celle per la macellazione dei bovini, a sinistra la stalla per la macellazione degli ovini e la tripperia, nel centro una cisterna di lamiera di ferro posto sotto il tetto in alto, alimentata con una pompa dall'attiguo pozzo [...]. I pavimenti sono in cemento, lavabili, con gli angoli arrotondati e, in alcuni locali, il pavimento a piramide rovesciata manda tutte le acqua al centro, dove un chiusino a sifone le guida nel canale di scolo. Tutte le pareti sono intonate a lucido sino a due metri di altezza dal pavimento, per facilitare il lavaggio e la disinfezione".